Odnośniki
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[ Pobierz caÅ‚ość w formacie PDF ] serrate e i cigli rannuvolati, 4 tal ne l mio petto l amore, o candida Lalage, dorme: non sogna o invidia, s al roseo maggio erran giocando gli altri felici pargoli al sole. 8 Oh no l destare! l udresti, o Lalage, di torbid ire fiedere l aere rompendo i giuochi a lieti eguali, dio di battaglia per me l amore. 12 Letteratura italiana Einaudi 83 Giosue Carducci - Odi barbare SOLE D INVERNO Nel solitario verno de l anima spunta la dolce imagine, e tocche frangonsi tosto le nuvole de la tristezza e sfumano. 4 Già di cerulea gioia rinnovasi ogni pensiero: fremere sentomi d intima vita gli spiriti: il gelo inerte fendesi. 8 Già de fantasimi dal mobil vertice spiccian gli affetti memori, scendon con rivoli freschi di lacrime giú per l ombra del tedio. 12 Scendon con murmuri che a gli antri chiamano echi d amor superstiti e con letizia d acque che a margini sonni di fiori svegliano. 16 Scendono, e in limpido fiume dilagano, ove le rive e gli alberi e i colli e il tremulo riso de l aere specchiasi vasto e placido. 20 Tu su la nubila cima de l essere, tu sali, o dolce imagine; e sotto il candido raggio devolvere miri il fiume de l anima. 24 Letteratura italiana Einaudi 84 Giosue Carducci - Odi barbare EGLE Stanno nel grigio verno pur d edra e di lauro vestite ne l Appia trista le ruinose tombe. 2 Passan pe l ciel turchino che stilla ancor da la pioggia avanti al sole lucide nubi bianche. 4 Egle, levato il capo vèr quella serena promessa di primavera, guarda le nubi e il sole. 6 Guarda; e innanzi a la bella sua fronte piú ancora che al sole ridon le nubi sopra le tombe antiche. 8 Letteratura italiana Einaudi 85 Giosue Carducci - Odi barbare PRIMO VERE Ecco: di braccio al pigro verno sciogliesi ed ancor trema nuda al rigid aere la primavera: il sol tra le sue lacrime limpido brilla, o Lalage. 4 Da lor culle di neve i fior si svegliano e curïosi al ciel gli occhietti levano: il quelli sguardi vagola una tremula ombra di sogno, o Lalage. 8 Nel sonno de l inverno sotto il candido lenzuolo de la neve i fior sognarono; sognaron l albe roride ed i tepidi soli e il tuo viso, o Lalage. 12 Ne l addormito spirito che sognano i miei pensieri? A tua bellezza candida perché mesta sorride tra le lacrime la primavera, o Lalage? 16 Letteratura italiana Einaudi 86 Giosue Carducci - Odi barbare VERE NOVO Rompendo il sole tra i nuvoli bianchi a l azzurro sorride e chiama O primavera, vieni! 2 Tra i verzicanti poggi con mormorii placidi il fiume ricanta a l aura O primavera, vieni! 4 O primavera, vieni! ridice il poeta al suo cuore e guarda gli occhi, Lalage pura, tuoi. 6 Letteratura italiana Einaudi 87 Giosue Carducci - Odi barbare CANTO DI MARZO Quale una incinta, su cui scende languida languida l ombra del sopore e l occupa, disciolta giace e palpita su l talamo, sospiri al labbro e rotti accenti vengono e súbiti rossor la faccia corrono, 5 tale è la terra: l ombra de le nuvole passa a sprazzi su l verde tra il sol pallido: umido vento scuote i pèschi e i mandorli bianco e rosso fioriti, ed i fior cadono: spira da i pori de la glebe un cantico. 10 O salïenti da marini pascoli vacche del cielo, grigie e bianche nuvole, versate il latte da le mamme tumide al piano e al colle che sorride e verzica, a la selva che mette i primi palpiti . 15 Cosí cantano i fior che si risvegliano: cosí cantano i germi che si movono e le radici che bramose stendonsi: cosí da l ossa dei sepolti cantano i germi de la vita e de gli spiriti. 20 Ecco l acqua che scroscia e il tuon che brontola: porge il capo il vitel da la stalla umida, la gallina scotendo l ali strepita, profondo nel verzier sospira il cúculo ed i bambini sopra l aia saltano. 25 Chinatevi al lavoro, o validi omeri; schiudetevi a gli amori, o cuori giovani; impennatevi a i sogni, ali de l anime; Letteratura italiana Einaudi 88 Giosue Carducci - Odi barbare irrompete a la guerra, o desii torbidi: ciò che fu torna e tornerà ne i secoli. 30 Letteratura italiana Einaudi 89 Giosue Carducci - Odi barbare SALUTO D AUTUNNO Pe verdi colli, da cieli splendidi, e ne fiorenti campi de l anima, Delia, a voi tutto è una festa di primavera: lungi le tombe! 4 Voi dolce madre chiaman due parvole, voi dolce suora le rose chiamano, e il sol vi corona di lume, divino amico, la bruna chioma. 8 Lungi le tombe! Lontana favola per voi la morte! Salite il tramite de gli anni, e con citara d oro Ebe serena v accenna a l alto. 12 Giú ne la valle, freddi dal turbine, noi vi miriamo ridente ascendere; e un raggio del vostro sorriso frange le nebbie pigre a l autunno. 16 Letteratura italiana Einaudi 90 Giosue Carducci - Odi barbare SU MONTE MARIO Solenni in vetta a Monte Mario stanno nel luminoso cheto aere i cipressi, e scorrer muto per i grigi campi mirano il Tebro, 4 mirano al basso nel silenzio Roma estendersi, e, in atto di pastor gigante su grande armento vigile, davanti sorger San Pietro. 8 Mescete in vetta al luminoso colle, mescete, amici, il biondo vino, e il sole vi si rifranga: sorridete, o belle: diman morremo. 12 Lalage, intatto a l odorato bosco lascia l alloro che si gloria eterno, o a te passando per la bruna chioma splenda minore. 14 A me tra l verso che pensoso vola venga l allegra coppa ed il soave fior de la rosa che fugace il verno consola e muore. 20 Diman morremo, come ier moriro quelli che amammo: via da le memorie, via da gli affetti, tenui ombre lievi dilegueremo. 24 Morremo; e sempre faticosa intorno de l almo sole volgerà la terra, Letteratura italiana Einaudi 91 Giosue Carducci - Odi barbare mille sprizzando ad ogni istante vite come scintille; 28 vite in cui nuovi fremeranno amori, vite che a pugne nuove fremeranno, [ Pobierz caÅ‚ość w formacie PDF ] |
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